Saluti da Amsterdam!

Ci sono luoghi che ti fanno sentire a casa, anche se questa effettivamente si trova a più di mille chilometri di distanza. Luoghi che visiti per la prima volta ma nei quali ti sembra già di conoscere tutto. Luoghi dove le persone ti accolgono con un sorriso e si mettono a disposizione per qualsiasi necessità. Sto parlando della meravigliosa Amsterdam, la città dei canali. I giorni trascorsi nella capitale olandese sono stati indimenticabili, un’immersione in una cultura soltanto in parte simile alla nostra. Non si possono immaginare le potenzialità di questa città se non ci si è stati almeno una volta. Tutti ne parlano citando i soliti luoghi comuni. In realtà Amsterdam è molto di più: è cultura, è divertimento, è civiltà, è sostenibilità.

Il clima olandese non è uno dei più ospitali: in inverno le piogge sono frequenti e le temperature medie non salgono mai al di sopra dei dieci gradi. Anche se il periodo migliore per visitarla sarebbe quello primaverile-estivo, decido di prenotare, insieme al mio compagno, cinque giorni di puro relax nella settimana di Natale. Qual migliore regalo se non una vacanza in un paese europeo?! Troviamo su Booking un piccolo monolocale abbastanza economico nella zona sud di Amsterdam, in prossimità dei principali luoghi di attrazione della città. Prenotiamo il volo con EasyJet dall’aeroporto di Milano Malpensa a quello di Amsterdam-Schiphol a poco più di 70€ andata e ritorno: un vero affare! Nei pochi giorni che avevamo a disposizione per il nostro viaggio riuscimmo a visitare soltanto un quarto delle meraviglie che la città offre: questo è un ulteriore incentivo per ritornarci.


22 dicembre: in viaggio verso Amsterdam

Assonnati, partiamo da Rimini all’una di notte per essere all’aeroporto di Milano intorno alle cinque. Fuori è freddo e buio ma non importa, la mia mente è altrove. Sono super eccitata per questo viaggio così lontano dalla mia solita routine. Paura e timore si mischiano alla curiosità di scoprire ciò che per me è sconosciuto. Dopo circa quattro ore di viaggio arriviamo a Milano Malpensa e, dopo aver superato il controllo bagagli, ci fermiamo a fare un’ultima abbondante colazione italiana prima di partire per il nostro breve ma intenso viaggio. Allacciate le cinture siamo pronti per il decollo: amo questo momento, la sensazione che mi dà è indescrivibile. E così in un attimo siamo tra le nuvole, ad un’altezza che solo a pensarci mi vengono le vertigini. Arriviamo ad Amsterdam dopo circa due ore di volo e appena metto piede in aeroporto trovo un mondo super efficiente, lontano anni luce da quello presente nel nostro paese. Treni in orario, autobus spaziosi e con insegne luminose funzionanti che indicano la successiva fermata. É vero i mezzi di trasporto sono più costosi rispetto all’Italia ma anche più efficienti. In circa 40 minuti raggiungiamo il nostro alloggio: un piccolo appartamento di 20 m², dove la cucina è chiusa in un armadio e dove nel soggiorno si mangia, si guarda la tv e si dorme. Il proprietario è un giovane ragazzo olandese, molto cordiale e disponibile. Appoggiati i bagagli e mangiato un panino al volo, iniziamo il nostro tour per Amsterdam.

Davanti all’aeroporto di Amsterdam – Schiphol

 

La nostra prima tappa è la casa di Anna Frank che si trova nel quartiere Jordaan, a circa mezzora di cammino dalla nostra piccola dimora. Sapendo che all’ingresso della casa è spesso presente una lunga coda decidiamo di comprare i biglietti online qualche settimana prima della partenza. É stata la nostra salvezza! Difatti, nonostante il freddo e la pioggia, un gruppo di circa 40 persone attendeva il proprio turno per poter entrare. Noi invece all’orario stabilito abbiamo iniziato la nostra visita senza neanche un attimo di attesa. Come è noto, la casa di Anna Frank fu il nascondiglio in cui scrisse il suo diario durante la Seconda Guerra Mondiale. Ogni stanza rievoca attraverso citazioni, fotografie, filmati e oggetti quei momenti drammatici della sua vita. Ciò che mi colpì maggiormente fu la sua stanza da letto. Anna seppur relegata in quella che potremmo definire come una “prigione” non smise mai di sognare e di comportarsi come una normale ragazzina della sua età. Alle pareti sono appese immagini di stelle del cinema, di arte e di storia: ritagli che anche noi da piccole eravamo solite attaccare ai muri delle nostre camerette. Una ragazza come tante costretta a privarsi della propria libertà per colpa delle atrocità compiute dagli uomini del suo tempo. La visita alla casa di Anna Frank ti lascia un ricordo indelebile, un’emozione difficile da dimenticare.

A dispetto di tutto quanto credo ancora che la gente abbia davvero un buon cuore.

Anna Frank

 

Casa di Anna Frank

 

Terminata la visita passeggiamo tra le vie di Amsterdam e rimaniamo incantati da come la struttura architettonica delle case sia completamente diversa rispetto alla nostra. Camminare lungo i canali è veramente un modo per rilassarsi, godersi appieno la città osservandone le meravigliose caratteristiche. Sulla via del ritorno, oltre a bere un buonissimo tè in un tipico bar olandese, ci rechiamo al supermercato Albert Heijn a Frederiksplein per acquistare l’occorrente per quattro giorni di soggiorno. Non avere conoscenza della lingua locale a volte penalizza, ma alla fine la nostra spesa è stata meno disastrosa del previsto.
Alla fine della giornata, stanchi ma felici, ce ne andiamo a letto desiderosi che il giorno dopo arrivi in fretta per poter visitare una delle meraviglie verdi della città: l’orto botanico.

 

 

To be continued…

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