La Rimini che vorrei…

É da mesi che avevo in mente di scrivere di Rimini, la città che mi ha ospitata e accolta durante i miei studi universitari. Un luogo meraviglioso, con un patrimonio culturale importantissimo, che non ha niente da invidiare alle più prestigiose capitali dell’arte italiana: ogni angolo della città profuma di storia. Teatro di importantissimi eventi storici, dei quali è possibile ancora oggi identificare i segni, Rimini è prevalentemente conosciuta nel mondo come meta balneare, destinazione turistica di massa dove le famiglie e i giovani di tutta Europa sono soliti trascorrere le loro vacanze estive.
Recentemente sono state intraprese strategie per rinnovare l’immagine stereotipata che dagli anni Cinquanta contraddistingue la città, investendo principalmente sulla riqualificazione del centro storico. Dall’apertura del cinema Fulgor, luogo amato dal regista Federico Fellini che lì vide il suo primo film, fino al Teatro Galli, bombardato durante la seconda guerra mondiale, e al Castello Sismondo che probabilmente ospiterà il museo dedicato al famoso regista romagnolo.
Ora è tempo di pensare ad una diversa promozione del territorio, è tempo che gli albergatori si impegnino a spiegare ai propri turisti che oltre al mare c’è di più. A nemmeno un chilometro dalla spiaggia si apre un museo a cielo aperto che vale la pena visitare.

C’è però ancora molto lavoro da fare. Persiste da anni il problema del passaggio dei veicoli sul ponte di Tiberio, costruito nel 14 d.C.. Un ponte di epoca romana che anziché essere chiuso al traffico e reso pedonale, soprattutto per motivi di preservazione storica, è ancora oggi utilizzato per il passaggio dei veicoli a motore.
D’altro canto il Ponte non è il solo a soffrire la mancanza di tutela. A pochi passi dal centro storico si trova l’anfiteatro romano, una delle testimonianze storico-archeologiche più rilevanti all’interno della nostra regione, che presenta evidenti problemi di conservazione e di accessibilità al pubblico. Pur essendoci due vincoli archeologici, all’interno dell’area persiste la presenza del CEIS (Centro Educativo Italo Svizzero) che non avrebbe ragion d’esistere per via del divieto di costruzione che dagli inizi del ‘900 grava su questa zona.

Cosa vedere a Rimini?

Di seguito il link al sito dedicato al turismo nella città romagnola dove troverete differenti percorsi tematici.

http://www.riminiturismo.it/visitatori/scopri-il-territorio/itinerari-e-visite/itinerari-storici/itinerari

Gli imperdibili:

  1. Ponte di Tiberio
  2. Arco d’Augusto
  3. Cinema Fulgor
  4. Piazza Tre Martiri e Piazza Cavour
  5. Anfiteatro Romano
  6. Castello Sismondo
  7. Teatro Galli
  8. Borgo di San Giuliano
  9. Tempio Malatestiano
  10. Porta Montanara
  11. Biblioteca Gambalunga

Ovviamente non potete lasciare Rimini senza aver prima assaggiato la piadina, il pane romagnolo per eccellenza, la pasta all’uovo (dai cappelletti alle tagliatelle), il tutto accompagnato da un ottimo bicchiere di Sangiovese.

Visitate Rimini: perdersi lungo i vicoli della città odierna sarà come fare un tuffo nel passato!

Saluti da Rimini!

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