Si può viaggiare con la mente? Ebbene sì, grazie ai libri e alle fotografie.
Oggi vi parlerò di un libro che ho terminato di leggere qualche giorno fa, sulla Cina degli anni ’80. Non ero ancora nata quando Tiziano Terzani decise di intraprendere questa difficile ma curiosa esperienza insieme alla sua famiglia. La sua biografia la conosciamo tutti, le sue imprese giornalistiche pure. Nel libro “La porta proibita” Tiziano scrive degli anni trascorsi nella Repubblica Popolare Cinese, delle difficoltà riscontrate – perchè vivere da stranieri in Cina in quegli anni era davvero complicato. Non narra soltanto delle conseguenze politiche del post Maoismo sulla vita quotidiana ma racconta anche delle ripercussioni in ambito turistico e sulla salvaguardia dei beni culturali. Di come anni di storia, purtroppo, siano stati distrutti da egoismi politici che ritenevano il patrimonio passato non meritevole di salvaguardia e che per questo fosse lecito provvedere alla sua eliminazione.
Non ho visto con i miei occhi le rovine dei templi ma ho percepito il dolore di ciò che era accaduto dalle parole di Terzani. Con gli anni, come dice lo stesso autore, si è cercato di rimediare agli errori commessi in passato ma ovviamente il ripristino originale del patrimonio fu impossibile.
Voi avete letto il libro? Cosa ne pensate? Ma soprattutto, se siete stati in Cina in questi ultimi anni la trovate cambiata rispetto visione che ne dà Terzani?