La scoperta dell’Appennino romagnolo continua.
Questa volta abbiamo scelto un luogo d’importanza storica, una destinazione che pochi di voi conosceranno. Sto parlando di San Paolo in Alpe. Ne avete già sentito parlare? Immerso nel Parco delle Foreste Casentinesi, a 1030 metri di altitudine, oggi è una località semi abbandonata ma durante la seconda guerra mondiale fu protagonista di numerosi eventi storici per via della sua collocazione lungo la linea gotica.
Qualche accenno storico
Nel 1944 San Paolo in Alpe fu scelto dal Comando del Gruppo Brigate Romagna come campo di lancio di armi, vestiario, denaro e vivere utili alla sopravvivenza e alla lotta dei partigiani. Alla fine di marzo del ’44 il campo venne preparato per il lancio. Radio Londra trasmise nei primi giorni di aprile il messaggio convenzionale “le ciliegie sono mature” : fu così che nella notte tra il 4 e il 5 e tra quella del 7 e l’8 aprile furono lanciati pistole, mitragliatrici, bombe a mano, esplosivo, viveri e denaro. La distribuzione del materiale ai partigiani però non fu affatto semplice per via dei continui rastrellamenti da parte delle truppe tedesche. Nel frattempo la vigilanza al campo venne rinforzata in attesa di nuovi lanci. La mattina del 12 aprile 1944 però il campo di lancio venne attaccato dai tedeschi che, dopo una giornata di combattimenti, riuscirono a conquistare il campo e a costringere i partigiani a ritirarsi. Raggiunto l’obiettivo, le truppe tedesche devastarono la località di San Paolo in Alpe dando fuoco alla Chiesa e alle abitazioni civili.
Come raggiungere San Paolo in Alpe
L’escursione per raggiungere San Paolo in Alpe parte da Cà Fiumari. Come raggiungerla? Provenendo da Santa Sofia dovrete proseguite lungo la strada SS310 superando le frazioni di Berleta, Corniolo e Lago. Oltrepassata quest’ultima località troverete sulla sinistra, dopo circa 500-600 metri, una deviazione e un cartello in legno con scritto S.Agostino. Qui dovrete svoltare e proseguire per circa 4-5 km. La strada è sterrata e in molti punti scoscesa: prestate particolare attenzione e proseguite con calma. La seconda casa in pietra che incontrerete sarà Cà Fiumari. Ne avrete la conferma dal fatto che sulla destra ci sarà la deviazione per Sant’Agostino mentre proseguendo dritto per 200 metri troverete sulla sinistra un cartello che indicherà l’inizio del percorso.
Imboccate il sentiero CAI 255 e seguitelo fino all’arrivo a San Paolo in Alpe. In alcuni tratti i segnavia non saranno molto evidenti. Per questo prestate particolare attenzione, soprattutto nei primi due bivi. Il sentiero presenta un lungo tratto di salita (circa 3 km): inizialmente camminerete all’interno del bosco poi nell’ultimo tratto passerete lungo il costone roccioso. Attenzione a quest’ultima parte perché il sentiero potrebbe presentare tratti franati. Lungo il percorso troverete ruderi abbandonati utilizzati durante la seconda guerra mondiale come rifugi dei partigiani. Nell’ultimo tratto di cammino potrete ammirare ciò che resta di due edifici religiosi. Quello più a ridosso del punto di arrivo è la chiesa di S. Agostino oggi quasi interamente distrutta. Sul retro si apre un ampio prato con al centro un albero secolare. L’intera zona viene utilizzata per il pascolo del bestiame, compresa l’area dove sorgono i ruderi della chiesa.
Una volta arrivati a San Paolo in Alpe noterete un grande edificio. La parte ristrutturata di recente è un bivacco. Qui non troverete acqua ma soltanto un luogo dove ripararvi o riposarvi in caso di bisogno. All’ingresso vi è una targa che racconta la storia di San Paolo in Alpe durante la seconda guerra mondiale. Salendo sulla piccola altura vicino al bivacco potrete ammirare un panorama niente male.
Per ritornare a Cà Fiumari abbiamo ripercorso al contrario il sentiero CAI 255 però se decidete di fare un trekking a tappe avrete la possibilità di prendere il sentiero CAI 233 che in circa 2 ore di cammino vi porterà alla Diga di Ridracoli.
Sentiero CAI 255 – San Paolo in Alpe
Località di partenza | Cà Fiumari (FC) |
Località di arrivo | San Paolo in Alpe |
Lunghezza percorso (A/R) | 6,5 km |
Difficoltà | E |
Tempo complessivo (pause escluse) | 1.50 / 2 h |
Ci sono stata giusto sabato, e scoprirne la storia é molto interessante. Noi ci siamo arrivati per il crinale delle vacche, dove ci siamo goduti dei panorami mozzafiato 😉
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Sì davvero molto interessante!! E’ un posto poco frequentato quindi la cosa bella è che quando si arriva lassù si trova soltanto pace e serenità 🙂
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Confermo. É davvero il posto ideale dove riposarsi e godersi la natura.
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Il sentiero 255 nel primo pezzo i discesa, venendo da San Paolo in Alpe è mal messo e in parte franato, da prestare attenzione. Giro bello ma impegnativo
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Ciao Pamela, grazie mille per la segnalazione! Buona giornata 🙂
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Grazie mille Pamela per l’aggiornamento!
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