PASQUA IN APPENNINO 2025

Le grotte di Labante e Soprasasso, le cascate del Dardagna e il Lago Brasimone


Strane formazioni rocciose, grotte di travertino, imponenti cascate, laghi e vasti panorami. Sono questi gli ingredienti della nostra Pasqua in trekking tra gli appennini bolognesi. Tre giorni alla scoperta di luoghi insoliti ma spettacolari ai confini geografici tra Emilia e Toscana. Luoghi di immenso valore naturalistico e storico che ci faranno innamorare di questi territori. E lo faremo in una delle stagioni più belle dell’anno: la primavera. La natura che rinasce, il bosco colmo di fiori, l’acqua che scorre copiosa e ingrossa i torrenti appenninici.
Siete pronti a vivere queste meraviglie insieme a me?!


PROGRAMMA DETTAGLIATO

Giorno 1: Sabato 19 aprile
Trekking Grotte di Labante, grotte di Soprasasso e visita alla Rocchetta Mattei

La nostra avventura avrà inizio in un luogo alquanto particolare: le grotte di Labante, le più grandi grotte primarie nel travertino d’Italia. Queste cavità naturali, infatti sono molto rare e difficilmente superano i 4-5 metri di lunghezza. Le Grotte di Labante raggiungono addirittura 51 metri con un dislivello di 12. Sopra la grotta è presente una cascata naturale alimentata dalla stessa sorgente che ha dato origine alla formazione calcarea. Da qui seguiremo un sentiero che ci porterà fino alla base delle Grotte di Soprasasso. Siamo difronte ad un enorme contrafforte roccioso formatosi 27 milioni di anni fa. Ci spingeremo alla ricerca di stranissime grotte scavate dal vento e dall’acqua chiamate “tafoni”: la Grotta dei piatti, la Grotta buia e la Grotta di soprasasso.
Terminata l’escursione raggiungeremo in auto Rocchetta Mattei. Ne avete mai sentito parlare? Un castello di rara bellezza con un fascino esotico che unisce stili di epoche diverse: da quello medievale fino a quello arabeggiante. Torri, scale a chiocciola, mosaici, decorazioni…è un luogo assolutamente da visitare. Faremo un incredibile tuffo nel passato, trascorrendo un’oretta all’interno di questa incredibile architettura.  

Giorno 2: Domenica 20 aprile
Trekking alle Cascate del Dardagna

Durante la nostra seconda escursione saremo immersi nel Parco Regionale del Corno alle Scale. Siamo nel cuore dell’Appennino Settentrionale, tra crocevia di sentieri che in pochi chilometri potrebbero condurci in territorio modenese o in quello in provincia di Pistoia. Percorreremo un sentiero che ci porterà alla scoperta delle meravigliose Cascate del Dardagna: sette salti d’acqua tra i più maestosi dell’Appennino settentrionale dove il fiume Dardagna, scendendo dal Monte della Riva, supera enormi gradoni di roccia alti fino a 30 metri creando uno spettacolo unico. Da qui proseguiremo, attraverso un bosco di faggi, fino all’immensa prateria sotto la vetta del Corno alle Scale, sicuramente punteggiata ancora qua e là dell’ultima neve primaverile. Ammireremo paesaggi unici che, nelle giornate più terse, ci permettono di cogliere con lo sguardo anche la vetta più alta dell’appennino settentrionale: il Monte Cimone.

Giorno 3: Lunedì 21 aprile
Trekking dal Lago Brasimone e bosco del Poranceto
La nostra terza avventura ci porterà all’interno del Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone. Un itinerario alla scoperta del re del bosco: il cervo. Il Parco ospita infatti uno dei più importanti nuclei di cervo presenti nell’Appennino Settentrionale. Partiremo dal Poranceto che ospita un bosco secolare di antichi e maestosi castagni. Raggiunta la località Barbamozza saliremo attraverso boschi di faggio e castagneti fino a raggiungere i ruderi della borgata Luogo Umano. Attraverso rimboschimenti di abeti proseguiremo in direzione di Bargi. Raggiunte le praterie che caratterizzano la parte finale delle pendici del monte di Stagno si comincia il rientro verso il bacino del Brasimone attraverso un ambiente caratterizzato da un’alternanza di praterie, radure e boschi. Una tale distribuzione della vegetazione a questa altitudine costituisce l’habitat ideale per il cervo: tra gli alberi gli animali trovano rifugio, nei pascoli nutrimento. Non è raro vederli, al mattino e alla sera, pascolare nelle aree aperte. Raggiunta nuovamente la località Barbamozza, si prosegue stavolta sulla piccola strada asfaltata che conduce alla riva del torrente Brasimone e poi al bacino da cui, in breve, si rientra al Poranceto.


Per info e prenotazioni:

Il Bagaglio Turistico – Cristina Romagnoli
ilbagaglioturistico@gmail.com
Cel. 366 5035194


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