Trekking al Monte Carpegna

E’ sul Carpegna che ho preparato tante mie vittorie…Il Carpegna mi basta.

Una frase, pronunciata dal campione Marco Pantani, che ci ha spronato ad affrontare le salite del monte Carpegna: non come lui, in sella alla bicicletta, ma a piedi, lungo i sentieri di questa stupenda montagna.

Siamo nel Montefeltro, immersi nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, territorio di grande bellezza. Qui si trova Carpegna, terra di santi e di condottieri, che con l’omonimo monte domina l’intera valle.

Punto di partenza dell’escursione è la frazione San Pietro, nei pressi di una chiesetta, dove troverete a pochi passi da voi una cartina del parco e i segnavia CAI. Percorreremo il sentiero 101 che collega il paese di Carpegna con l’Eremo di Monte Carpegna, attraversando un’ampia zona boscata ed il panoramico Passo del Trabocchino.

Il primo tratto del percorso è piuttosto semplice. Si parte camminando su una piccola via circondata da recinzioni per poi inoltrarsi, dopo qualche centinaio di metri, all’interno del bosco. In questo tratto la salita presenta pendenze contenute e il sentiero è ben segnalato.

Dopo circa 45 minuti si raggiunge la strada asfaltata che conduce al Cippo: cammineremo su un breve tratto della salita che Pantani percorreva durante i suoi allenamenti in Carpegna. Giunti al Cippo troverete un’area di sosta con un chiosco-bar e un campeggio.

Passato il rifugio del Corpo Forestale dello Stato, termina la strada asfaltata e ricomincia il sentiero all’interno del bosco (è necessario oltrepassare una catenella). Man mano che si prosegue il percorso si stringe e la salita diventa più ripida e faticosa: questo sarà il momento più duro dell’ascesa. Nel tratto finale il bosco si dirada e lascia intravedere le prime rocce che caratterizzano la parte più alta del versante.

Di lì a poco si raggiunge lo spettacolare Passo del Trabocchino. Tutta la fatica che avete fatto verrà ripagata dalla vista panoramica che vi attende in cima: in primo piano l’Eremo di Monte Carpegna, sullo sfondo i rilievi di Montecopiolo e di San Marino e la costa adriatica.
Alle vostre spalle invece i sassi Simone e Simoncello, la dorsale dell’Alpe della Luna e i rilievi del Nerone e del Catria.

Il sentiero 101 prosegue dritto attraverso l’ampio prato, scendendo fino all’Eremo dedicato alla Madonna del Faggio nei pressi del quale sono presenti una fontana e un rifugio attrezzato, attivo nei mesi invernali.

Prima di percorrere la strada del ritorno stendetevi sul prato ad ammirare il panorama che vi circonda: godetevi appieno questi momenti perchè sono davvero unici!


Sentiero CAI 101

ComprensorioMonte Carpegna
Località di partenzaFraz. San Pietro, Carpegna
Località di arrivoEremo M. Carpegna
Lunghezza anello11 km
DifficoltàE
Tempo complessivo (pause escluse)2 h 45 min – 3h

Le piccole Dolomiti della Valmarecchia

In Romagna, terra degli Appennini, ho scoperto un luogo magico.
Le Dolomiti in Valmarecchia? Ho pensato fosse impossibile. E invece esiste un posto, non lontano da San Leo, che non ha niente da invidiare alle vette del Trentino. Vi sembro un po’ eccessiva? Valutate voi stessi!

Oggi vi porto a scoprire la Cresta dei Tausani, che vanta il soprannome di “Piccole Dolomiti della Valmarecchia“. Il motivo è semplice: questo luogo ha una conformazione naturalistica atipica per il nostro territorio. Infatti in alcuni tratti vi sembrerà di essere proprio sulle Dolomiti. Qui potrete ammirare i paesaggi e gli scorci che ispirarono Piero della Francesca: una vista a 360° sulla Valmarecchia.

Per scoprire questo bellissimo territorio abbiamo seguito un percorso ad anello di circa 11 km, che parte dal piccolo borgo di Tausano e passa per San Leo. Il trekking non è troppo impegnativo ma in alcuni tratti occorre prestare particolare attenzione. Il sentiero CAI n.95 si trova immerso in un’oasi faunistica protetta, dove trovano rifugio cinghiali, caprioli, daini, scoiattoli, tassi e volpi. Noi abbiamo intravisto un piccolo di cinghiale e anche un frustone. Il sentiero passa in mezzo a boschi di conifere e latifoglie locali e non è assolutamente raro trovare lungo il percorso dei bellissimi gigli. Ci siamo concessi anche una piccola sosta per ammirare il convento francescano di Sant’Igne.

Vi ho un po’ incuriosito?! 😉 Noi torneremo sicuramente in questo luogo magico. Ci sono ancora tantissime cose da scoprire e bellissimi paesaggi da ammirare. Non vedo l’ora!