Chi di voi non è mai stato ad una sagra o fiera di paese alzi la mano!
Impossibile resistere alla tentazione di camminare tra i vicoli della città e immergersi nella tradizione.
A Santarcangelo, paese di circa 20.000 abitanti situato nel cuore della Romagna, ogni anno, da tempo immemore, si svolge l’11 novembre la Fiera di San Martino o Fiera dei Becchi, chiamata così perché vengono appese all’arco di Piazza Ganganelli delle grandi corna. La tradizione vuole che oscillino al passaggio dei “becchi” cioè delle persone tradite. Dunque fate attenzione alle giornate di vento! In realtà non è chiara quale sia l’origine di questa usanza.

In passato le fiere erano considerate eventi importantissimi poiché durante il loro svolgimento era concessa la libera circolazione di persone, animali e merci. A Santarcangelo la Fiera di San Martino attirava persone da tutta la Valmarecchia fino ad arrivare ai confini con la Toscana. Si svolgeva nel momento in cui terminava l’anno contadino, con la vendita del vino nuovo. Rappresentava un luogo di scambio di merci ma soprattutto di bestiame che veniva esposto nel Parco Campo della Fiera.
Santarcangelo di Romagna – Fiera di San Martino 1938
Come in passato, anche oggi, Santarcangelo è invasa di stand enogastronomici che propongono i migliori prodotti locali e delle altre regioni italiane. Impossibile passeggiare per il borgo senza mangiare una buonissima piadina con cipolla e salsiccia accompagnata da un bel bicchiere di Sangiovese come vuole la tradizione.
Non perdete l’occasione per visitare il borgo di Santarcangelo, ammirando le antiche stampe romagnole, presso la Stamperia Marchi, e visitando il Musas – Museo Storico Archeologico della città. Saranno momenti unici dove tradizioni, riti e credenze si mescoleranno creando un esclusivo mix culturale.